Verso la metà degli anni Trenta l'Istituto Geografico Militare procede ad una serie di ricognizioni aereofotografiche del territorio
emiliano (e modenese in particolare), dopo le pionieristiche espsrienze condotte in Toscana nel decennio precedente.
Scopo primario del lavoro era l'aggiornamento della cartografia, vecchia ormai di cinquant'anni, prodotta dall'Istituto nell'ultimo ventennio dell'800.
L'operazione aveva anche lo scopo di procedere più speditamente all'impianto delle "tavolette" in scala 1:25.000 ove non ancora eseguite.
Ad un decennio di distanza, e per scopi purtroppo di tutt'altra natura, sarà la Royal Air Force britannica a sorvolare ripetutamente
tra il 1944 e il 1945 il territorio modenese per verificare se le incursioni areee di "Pippo" avevano distrutto o colpito gli obbiettivi militari.
Dopo altri dieci anni ed a seguito degli assestamenti post-bellici, viene attuato su committenza americana, in tre soli anni, la prima ricognizione
sistematica e completa sul territorio del Centro e del Nord Italia.
Per l'occorrenza fu costituito un consorzio di imprese private, il Gruppo Aereo Italiano, che sorvolò la zona appenninica ad una quota
media di 10.000 metri e la pianura ad una quota media di 5.000 metri. Questa ricognizione generale, che ci offre tra l'altro le prime fotografie
aeree complete del nostro Appennino, ha prodotto immagini in bianco e nero di una eccezzionale qualità pancromatica, è nota appunto
come "volo G.A.I.".
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Repertorio fotografico | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
![]() ![]() Si ricorda che questa modalità di pubblicazione ha il solo scopo di informare il cittadino e non sostituisce in nessun modo i documenti esistenti di natura ufficiale. Al fine di ottimizzare il tempo di visualizzazione è consigliabile selezionare, prima dell'interrogazione, la porzione di territorio interessata alla scala opportuna. |
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